Vi siete mai chiesti cosa determina il successo di un’impresa? Come mai alcune imprese sono floride, prosperano e crescono di fatturato ed utili, mentre altre arretrano o addirittura sono destinate a scomparire? Se credete che la risposta sia nei soldi a disposizione (capitale) o nel settore di appartenenza siete fuori strada.
Per rispondere a queste domande occorre analizzare la struttura di un’impresa. Un’impresa non è la sola somma algebrica dei fattori che la compongono (capannoni, impianti, macchinari, capitale umano, …), ma un sistema unitario, articolato e complesso formato da risorse, capacità e competenze. E’ dal mix di questi tre elementi che nascono le differenze fra le varie imprese e nascono i vantaggi competitivi e le migliori performance economiche e finanziarie.
Parlando delle risorse, proviamo a distinguere le risorse in tangibili ed intangibili. Le prime sono le risorse che è possibile toccare con mano (fabbricati, magazzini, materie prime, …) , l’impresa deve dotarsi obbligatoriamente di questi elementi e sono facilmente reperibili sul mercato, imitabili e riproducibili dalla concorrenza e proprio per questo non permettono di ottenere un vantaggio competitivo.
Le risorse intangibili non sono invece facilmente reperibili sul mercato, sono rare e difficilmente imitabili dalla concorrenza (spesso del tutto inimitabili) e non sono riproducibili. Proprio per questo motivo consentono all’impresa di ottenere un significativo vantaggio sui competitor. Mentre un’impresa può infatti appropriarsi di risorse tangibili (a costi più o meno elevati), lo stesso non accade per le risorse intangibili: le risorse intangibili si sviluppano all’interno dell’impresa, investendo su esse. Serve costanza, impegno ed anche visione imprenditoriale per vederle nascere, ma rappresentano il cuore vero dell’impresa, l’elemento che la contraddistingue rispetto alle altre.
Provo a spiegarmi meglio, dividendole in interne ed esterne all’impresa. Le risorse intangibili interne all’impresa sono risorse di conoscenza e ti faccio qualche esempio: le competenze tecnologiche, di mercato, di interazione con l’ambiente, i saperi incorporati delle persone che lavorano in azienda, la cultura aziendale, il senso di identità e di appartenenza del gruppo.
Le risorse intangibili esterne sono invece prevalentemente collegate alle relazioni con l’ambiente, con il mercato; possiamo definirle risorse di fiducia. L’immagine dell’impresa, la sua reputazione, la notorietà, l’affidabilità, la capacità di avere relazioni di business salde e durature, la capacità di individuare talenti, attrarli, inserirli e condividere con loro le risorse. Le risorse infatti vanno gestite opportunamente e devono essere continuamente rinforzate ed indirizzate per generare competenze distintive.
Proprio le relazioni sono la risorsa intangibile per eccellenza. Tramite le relazioni l’impresa può incrementare il proprio patrimonio di risorse intangibili, può addirittura “possederle” senza diventarne “proprietario”. La nostra società è sempre più liquida, ascoltiamo musica o vediamo un film senza dover acquistare il dispositivo materiale che lo contiene, leggiamo un quotidiano o un libro senza dover più acquistare necessariamente la copia cartacea. Alla stessa maniera, comprendiamo quanto oggi diventa importante saper circondare l’impresa di relazioni valide e duratura, senza dover necessariamente sostenere il costo di un’acquisizione diretta di capitale umano.
Ti ho spiegato come il capitale (i soldi a disposizione) non è sufficiente a determinare il successo di un’impresa ma addirittura questa idea può portarti fuori strada. Se come imprenditore ti stai concentrando solamente su questo aspetto o se stai lavorando solamente per sviluppare competenze standard legate a risorse tangibili (nuovi investimenti in macchinari, impianti, materie prime, …), sappi che stai semplicemente operando per sopravvivere. Ti stai concentrando solo sul breve periodo. Prova dunque adesso a chiederti:
- Che bagaglio di competenze ha la mia impresa? Come posso ampliarle?
- La mia impresa come interagisce con l’ambiente che la circonda? Col mio Comune, con la mia Regione, col territorio, con le altre imprese e persone che la compongono?
- Le persone che lavorano nella mia impresa, che saperi incorporati possiedono? Come posso valorizzarli? Ricorda infatti che se perdi una persona, perdi tutto un bagaglio informativo di anni, non replicabile.
- Che clima si respira nell’azienda? Le persone sono coinvolte? Fanno squadra? Sono motivate?
- Quanto è forte l’identità della mia impresa? Per le persone che ci lavorano, quanto è forte il senso di appartenenza? Sposano la visione della impresa?
- Condivido con loro gli obiettivi? Condivido e mi congratulo con loro per i traguardi raggiunti?
- Rispetto all’esterno, qual è la notorietà della mia impresa? Qual è l’immagine che trasmette? Ha una reputazione valida e seria? Come posso migliorarla?
- Quanto è affidabile la mia impresa? Rispetto gli accordi presi?
- Qual è la qualità delle relazioni con l’esterno? Clienti, fornitori, stakeholder esterni, … ho un rapporto solido con ognuno di loro?
- Riesco ad attrarre i talenti presenti sul mercato? Sul mercato del lavoro ci sono persone molto valide in cerca di occupazione, sono in grado di individuarle ed inserirle nella mia impresa?
Queste sono solo alcune domande che possono aiutarti a lavorare sulla generazione di competenze distintive, vere competenze che ti permettono di qualificare in maniera unica la tua impresa e garantire risultati nel medio-lungo periodo: da esse deriva il successo di un’impresa.
Se hai altri dubbi o senti la necessità di approfondire alcuni di questi concetti non esitare a contattarmi, posso sicuramente aiutarti a sviluppare la tua impresa e generare una strategia vincente per il tuo business.
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